23 maggio
Dopo 10 giorni di mare nel
sud del Portogallo con mia moglie, trasferimento in Spagna per 6 giorni di
bw tra Andalusia ed Estremadura. Prima tappa di 1 giorno al Parco del
Coto Doñana, con visita dei
percorsi attrezzati di El Acebuche e La Rocina. L'obiettivo è il POLLO
SULTANO di cui vedo 5 adulti e 5 pulli; altre specie avvistate, oltre a
centinaia di CICOGNE BIANCHE e decine di NIBBI BRUNI e GAZZE AZZURRE, 1
AQUILA MINORE morfismo chiaro e vari BIANCONI.
24 maggio
Trasferimento nelle lagune
tra Malaga e Cordoba famose per ospitare il Gobbo rugginoso. La prima zona
visitata è la laguna di Fuente de Piedra, una laguna salina di
circa 1300 ettari rinomata per ospitare la più grossa colonia nidificante
di FENICOTTERI della Spagna; nel lago ne sono presenti circa 30000
esemplari radunati al centro del lago su quella che a prima vista sembra
essere un'isola fangosa, ma che, osservata col cannocchiale, si rivela
essere composta dai pulli che zampettano tra le zampe degli adulti. Lungo
i 25 chilometri di perimetro del lago avvisto molte decine di STERNE
ZAMPENERE, AVOCETTE e CAVALIERI D'ITALIA.
La tappa successiva è la
Riserva delle Lagune di Campillos, composta da 4 lagune
stagionali di 5-10 ha. La prima è la Laguna Dulce, con capanno di
osservazione, un buon livello d'acqua a causa delle abbondanti piogge
primaverili e una consistente fascia di canneto ai bordi, che mi fa ben
sperare di vedere il primo "gobbo", ma la sosta al capanno produce solo
FENICOTTERI, FOLAGHE MORIGLIONI, CANAPIGLIE e 4 FISTIONI TURCHI. Stesse
specie nella Laguna Salada, ma è alla Laguna di Cadacete che, da una riva
bordata di tamerici, esce il primo maschio di GOBBO RUGGINOSO, solitario
tra FISTIONI TURCHI, MORIGLIONI e CANAPIGLIE.
Proseguendo verso Cordoba
visito le riserve della Laguna Amarga, 4 ettari tra gli uliveti con
MORIGLIONI, FISTIONI TURCHI e 4 FOLAGHE CRESTATE. La Laguna del Rincon,
5 ettari fasciati dal canneto, è difficile da trovare, a causa della
inesistente segnalazione e dalla carraia di accesso molto disagevole e
nascosta in un grande uliveto, ma la fatica della ricerca ne vale la pena:
tra i chiari della laguna, anche molto vicino alla riva nonostante fossimo
allo scoperto, 16 GOBBI RUGGINOSI si fanno ammirare tranquillamente tra
decine di MORIGLIONI, 8 FISTIONI TURCHI, 4 CANAPIGLIE e 11 SVASSI PICCOLI.
Ultima tappa, prima della
serata a Cordoba, è la Laguna di Tiscar, dove, dal capanno posto
sulla collinetta sopra al lago, avvistiamo altri 5 maschi di GOBBO
RUGGINOSO. La sera ormai incombe e il giorno dopo partiremo per
l'Estremadura, dove ci fermeremo per 4 giorni, veramente il minimo per
visitare questa regione fantastica per i birdwatchers.
25 maggio
Lasciata l'Andalusia, è in
Estremadura, dove giungo nel pomeriggio, che sembra di sbarcare su un
altro pianeta per la quantità di specie dell'habitat mediterraneo e la
facilità di osservarle anche a poche decine di metri senza recare loro
apparente disturbo.
Fondamentale per la visita sono state le indicazioni fornite dal valente
ornitologo Javier, proprietario della casa rural EL TENADO (sito
web), posta a La Aldea del Obispo, a circa 15 km da Trujillo. Qui
abbiamo soggiornato per tre notti trattati in modo squisito da Javier e
Marisol: mi sento di consigliare il posto a chiunque voglia fare BW in
questa zona.
Già lungo l'autostrada
nella zona di Trujillo veniamo sorvolati in continuazione da NIBBI BRUNI e
CICOGNE BIANCHE, mentre ai lati della strada alcuni lecci rinsecchiti sono
addobbati con centinaia di AIRONI GUARDABUOI. Dopo l'arrivo a El Tenado
decido di andare subito al parco di Monfrague, distante circa 30
chilometri, nonostante grosse nuvole non promettano nulla di buono, e
difatti dopo solo 10 minuti dal mio arrivo alla Peña
Falcon, grosso paretone roccioso frequentato da centinaia di GRIFONI e
una coppia di CICOGNE NERE, si scatena un nubifragio che mi costringe a
perdere due ore nel centro visite del parco.
Terminato il diluvio mi
rimangono solo un paio di ore prima del ritorno, che fruttano comunque
decine di GRIFONI e un CAPOVACCAIO posato ad asciugarsi le penne a non più
di 150 metri al mirador de Tajadilla. Proseguendo lungo la strada
che attraversa il parco, mi fermo al successivo punto di osservazione La
Bascula che è affacciato sulla splendida foresta mediterranea del parco,
habitat dell' AVVOLTOIO MONACO, di cui avvisto 3 esemplari posati sulle
rocce. L' ultimo punto di osservazione è la Portilla del Tietar,
una grossa parete sul fiume Tietar frequentato dal GUFO REALE, che però
quest'anno non vi ha nidificato. In mezz'ora di sosta oltre ai soliti
GRIFONI riesco ad avvistare la coppia di CICOGNE NERE della zona e il
PASSERO SOLITARIO.
26 maggio
La mattina, seguendo le
indicazioni di Javier, sono nelle steppe di Belèn prima dell'alba.
Con le prime luci del giorno inizia l'attività degli uccelli della steppa:
ALLODOLE, STRILLOZZI, CAPPELLACCE, UPUPE non tardano a farsi vedere un po'
dappertutto. Cercando nella steppa fiorita mi imbatto in 2 OCCHIONI e poi
in uno splendido maschio di GALLINA PRATAIOLA in canto.
Dopo circa un ora riparto
per la dehesa di Torrejon el Rubio. Oltre agli onnipresenti NIBBI
BRUNI, CICOGNE BIANCHE, GAZZE AZZURRE e GRUCCIONI, cominciano ad arrivare
i GRIFONI in perlustrazione, e poi, immenso e basso sulla dehesa, un'
AVVOLTOIO MONACO e poco prima di ripartire un'AQUILA IMPERIALE in
lontananza nella zona del nido, che vedrò nei giorni a seguire. Ripasso
velocemente da Monfrague senza fermarmi ed avvisto, oltre ai GRIFONI, 4
CAPOVACCAI, 1 AVVOLTOIO MONACO, 4 CICOGNE NERE e 2 BIANCONI, tutti in
volo.
La meta è una catena
montuosa vicino a Monfrague, la Sierra di Villuercas, uno dei posti
migliori per l'avvistamento dell' AQUILA DEL BONELLI ,che però non vedo;
sul taccuino annoto solo diverse centinaia di GRIFONI, 2 CAPOVACCAI, 3
AQUILE REALI, 6 BIANCONI, 14 NIBBI BRUNI e 1 FALCO PELLEGRINO. Prima di
tornare a El Tenado mi fermo dalle 19 alle 20 nelle steppe di Belèn
dove trovo una femmina di OTARDA con 2 pulli e 4 maschi di GALLINA
PRATAIOLA, il tutto sorvolato da NIBBI BRUNI, CICOGNE BIANCHE, AIRONI
GUARDABUOI e i GRILLAI della vicina città di Trujillo in caccia.
27 maggio
Solito giro a Belèn
all'alba dove trovo 5 maschi di GALLINA PRATAIOLA in canto, di cui uno
vicinissimo tanto che non monto nemmeno il cannochiale, quindi si punta la
dehesa di Torrejon alla ricerca di uno dei quattro nidi di AQUILA
IMPERIALE della zona. Seguendo le indicazioni di Javier, dopo circa 2
chilometri di sterrata abbandoniamo l'auto e in pochi minuti siamo in una
valletta ricoperta dai lecci della dehesa, il nido è in bella vista su un
traliccio dell'alta tensione a 600-700 metri da noi, occupato da 3 pulli:
ci appostiamo sotto un leccio ed attendiamo.
Nell' attesa vari GRIFONI,
NIBBI BRUNI, 2 NIBBI REALI, 1 CICOGNA NERA, e 1 AVVOLTOIO MONACO si fanno
vedere in cielo, mentre attorno a noi tra i lecci UPUPE, GAZZE AZZURRE,
AVERLE CAPIROSSE, RONDINI ROSSICCE, CAPPELLACCE e CAPPELLACCE DI TEKLA si
fanno osservare tranquillamente.
Finalmente arriva l'adulto
di AQUILA IMPERIALE, bellissimo, con un coniglio selvatico che
distribuisce ai pulli per poi ripartire in caccia. Dopo circa mezz'ora
altro ritorno al nido con preda, questa volta reso più diffocoltoso
dall'attacco di un' agressivo giovane di AQUILA DEL BONELLI, splendido nel
suo piumaggio rossiccio.
Alle 13 abbandoniamo la
dehesa per visitare le steppe tra Monroy, Santa Marta de Magasca e Aldea
del Obispo. La prima sosta è al Rio Almonte, dove in mezzo alla
valle volteggiano 3 NIBBI REALI e 4 NIBBI BRUNI; nelle arcate del ponte vi
è una folta colonia di RONDINE MONTANA e RONDINE ROSSICCIA. Proseguendo
lungo il tragitto avvistiamo ancora 1 NIBBIO REALE, CICOGNE BIANCHE,
GRUCCIONI e 1 AVERLA MAGGIOE MERIDIONALE.
Più avanti ancora verso
Aldea del Obispo 2 OTARDE a 50 metri da noi si lasciano osservare
immobili prima di involarsi, 2 ALBANELLE MINORI, CICOGNE BIANCHE, NIBBI
BRUNI e un maschio di GALLINA PRATAIOLA. Sempre proseguendo nella steppa
ancora 1 OCCHIONE, 3 ALBANELLE MINORI, GRIFONI, 1 AQUILA MINORE in fase
chiara, 1 AQUILA MINORE in fase rossiccia posata su un cancello ai lati
della strada, AVERLE CAPIROSSE, GRUCCIONI e CALANDRE.
Una visita poi alla bella
città di Càceres ci fa apprezzare i tanti nidi di CIGOGNA BIANCA
sui palazzi del centro storico e la folta colonia di GRILLAI presente.
Ritornando verso Monroy prendiamo la deviazione per Santa Marta de
Magasca, e in poco più di un'ora avvistiamo prima 5 poi 1 e poi 3 OTARDE,
ma la sera incombe e nonostante la strada prosegua per altri 20 chilometri
in mezzo alla steppa, dobbiamo ripartire velocemente per le campagne
intorno a Monroy, dove Javier ci ha indicato il luogo per poter
vedere una delle perle ornitologiche del luogo: il NIBBIO BIANCO.
Appena arrivati sul posto
ispezioniamo tutti i vari fili elettrici ma avvistiamo solo 1 AVERLA
MAGGIORE MERIDIONALE e numerosi GRILLAI, poi su una linea dell'alta
tensione vicino ad un traliccio compare lontanissimo un NIBBIO BIANCO.
Attendiamo ancora e, dopo pochi minuti, eccone altri 2 di cui uno
avvicinabile lungo la carraia, che si mostra a distanza ragionevole per
apprezzarne il piumaggio chiaro e gli occhi rossi. E' l'ultima immagine di
una giornata veramente densa di avvistamenti.
28 maggio
E' il giorno della
partenza per l' Italia, dopo aver caricato i bagagli ci restano 4 ore
che, seguendo sempre le mappe di Javier, dedico all'osservazione dei nidi
di rapaci nel parco di Monfrague. Prima tappa al Mirador de Tajadilla;
parcheggiata l'auto puntiamo il cannocchiale sulla parete al di là del
fiume Tietar, e in mezzo a decine di nidi di GRIFONI ecco il nido del
CAPOVACCAIO a circa 200 metri da noi, con l'adulto in cova. Dopo pochi
minuti assistiamo al cambio della cova, l'altro adulto è bellissimo con le
penne del ventre color arancio, sembra quasi un gipeto! Poco sotto su un
pino, un NIBBIO BRUNO sta allevando la sua prole.
Ripartiamo, e dopo un
chilometro nei pressi della diga sul rio Tajo riusciamo anche a vedere il
nido del BIANCONE nel punto indicatoci da Javier. Dopo circa un' altro
chilometro arriviamo alla Bascula, dove, a circa 1500 metri, sulla
chioma di un leccio secolare, ecco l'immenso nido dell' AVVOLTOIO MONACO
con un pullo ancora ricoperto dal piumino e l'adulto con le ali aperte per
proteggerlo dal sole già alto. Durante la sosta di un'ora ci passano sulla
testa un' AQUILA IMPERIALE, 2 CAPOVACCAI, NIBBI BRUNI E BIANCONI.
Ritorniamo quindi sui
nostri passi per Fuente de los Tres Caños,
dove lasciamo la macchina e prendiamo il sentiero che scende al fiume
Tietar in mezzo alla macchia mediterranea accompagnati da AVERLE
CAPIROSSE, OCCHIOCOTTI, RIGOGOLI e MONACHELLE NERE. Dopo 5 minuti di
sentiero abbiamo di fronte a noi un nido di CAPOVACCAIO costruito in un
ampia cavità su una parete rocciosa a soli 5-6 metri sopra il livello del
fiume. Il nido è occupato da un' adulto in cova per nulla disturbato
nonostante la nostra vicinanza.
E' l'ultima immagine che
ci regala questa terra veramente straordinaria per il birdwatching,
dobbiamo ripartire per Lisbona dove ci attende l'aereo che ci riporterà in
Italia, non prima però di avere salutato Javier: senza i suoi consigli il
nostro taccuino sarebbe stato sicuramente meno ricco di osservazioni.
|