Spagna: Andalusia ed Estremadura

di Germano Balestrieri


23-28 Maggio 2004
 

23 maggio
        Dopo 10 giorni di mare nel sud del Portogallo con mia moglie, trasferimento in Spagna per 6 giorni di bw tra Andalusia ed Estremadura. Prima tappa di 1 giorno al Parco del Coto Doñana, con visita dei percorsi attrezzati di El Acebuche e La Rocina. L'obiettivo è il POLLO SULTANO di cui vedo 5 adulti e 5 pulli; altre specie avvistate, oltre a centinaia di CICOGNE BIANCHE e decine di NIBBI BRUNI e GAZZE AZZURRE, 1 AQUILA MINORE morfismo chiaro e vari BIANCONI.

24 maggio
        Trasferimento nelle lagune tra Malaga e Cordoba famose per ospitare il Gobbo rugginoso. La prima zona visitata è la laguna di Fuente de Piedra, una laguna salina di circa 1300 ettari rinomata per ospitare la più grossa colonia nidificante di FENICOTTERI della Spagna; nel lago ne sono presenti circa 30000 esemplari radunati al centro del lago su quella che a prima vista sembra essere un'isola fangosa, ma che, osservata col cannocchiale, si rivela essere composta dai pulli che zampettano tra le zampe degli adulti. Lungo i 25 chilometri di perimetro del lago avvisto molte decine di STERNE ZAMPENERE, AVOCETTE e CAVALIERI D'ITALIA.
        La tappa successiva è la Riserva delle Lagune di Campillos, composta da 4 lagune stagionali di 5-10 ha. La prima è la Laguna Dulce, con capanno di osservazione, un buon livello d'acqua a causa delle abbondanti piogge primaverili e una consistente fascia di canneto ai bordi, che mi fa ben sperare di vedere il primo "gobbo", ma la sosta al capanno produce solo FENICOTTERI, FOLAGHE MORIGLIONI, CANAPIGLIE e 4 FISTIONI TURCHI. Stesse specie nella Laguna Salada, ma è alla Laguna di Cadacete che, da una riva bordata di tamerici, esce il primo maschio di GOBBO RUGGINOSO, solitario tra FISTIONI TURCHI, MORIGLIONI e CANAPIGLIE.
        Proseguendo verso Cordoba visito le riserve della Laguna Amarga, 4 ettari tra gli uliveti con MORIGLIONI, FISTIONI TURCHI e 4 FOLAGHE CRESTATE. La Laguna del Rincon, 5 ettari fasciati dal canneto, è difficile da trovare, a causa della inesistente segnalazione e dalla carraia di accesso molto disagevole e nascosta in un grande uliveto, ma la fatica della ricerca ne vale la pena: tra i chiari della laguna, anche molto vicino alla riva nonostante fossimo allo scoperto, 16 GOBBI RUGGINOSI si fanno ammirare tranquillamente tra decine di MORIGLIONI, 8 FISTIONI TURCHI, 4 CANAPIGLIE e 11 SVASSI PICCOLI.
        Ultima tappa, prima della serata a Cordoba, è la Laguna di Tiscar, dove, dal capanno posto sulla collinetta sopra al lago, avvistiamo altri 5 maschi di GOBBO RUGGINOSO. La sera ormai incombe e il giorno dopo partiremo per l'Estremadura, dove ci fermeremo per 4 giorni, veramente il minimo per visitare questa regione fantastica per i birdwatchers.

25 maggio
        Lasciata l'Andalusia, è in Estremadura, dove giungo nel pomeriggio, che sembra di sbarcare su un altro pianeta per la quantità di specie dell'habitat mediterraneo e la facilità di osservarle anche a poche decine di metri senza recare loro apparente disturbo.
Fondamentale per la visita sono state le indicazioni fornite dal valente ornitologo Javier, proprietario della casa rural EL TENADO (sito web), posta a La Aldea del Obispo, a circa 15 km da Trujillo. Qui abbiamo soggiornato per tre notti trattati in modo squisito da Javier e Marisol: mi sento di consigliare il posto a chiunque voglia fare BW in questa zona.
        Già lungo l'autostrada nella zona di Trujillo veniamo sorvolati in continuazione da NIBBI BRUNI e CICOGNE BIANCHE, mentre ai lati della strada alcuni lecci rinsecchiti sono addobbati con centinaia di AIRONI GUARDABUOI. Dopo l'arrivo a El Tenado decido di andare subito al parco di Monfrague, distante circa 30 chilometri, nonostante grosse nuvole non promettano nulla di buono, e difatti dopo solo 10 minuti dal mio arrivo alla Peña Falcon, grosso paretone roccioso frequentato da centinaia di GRIFONI e una coppia di CICOGNE NERE, si scatena un nubifragio che mi costringe a perdere due ore nel centro visite del parco.
        Terminato il diluvio mi rimangono solo un paio di ore prima del ritorno, che fruttano comunque decine di GRIFONI e un CAPOVACCAIO posato ad asciugarsi le penne a non più di 150 metri al mirador de Tajadilla. Proseguendo lungo la strada che attraversa il parco, mi fermo al successivo punto di osservazione La Bascula che è affacciato sulla splendida foresta mediterranea del parco, habitat dell' AVVOLTOIO MONACO, di cui avvisto 3 esemplari posati sulle rocce. L' ultimo punto di osservazione è la Portilla del Tietar, una grossa parete sul fiume Tietar frequentato dal GUFO REALE, che però quest'anno non vi ha nidificato. In mezz'ora di sosta oltre ai soliti GRIFONI riesco ad avvistare la coppia di CICOGNE NERE della zona e il PASSERO SOLITARIO.

26 maggio
        La mattina, seguendo le indicazioni di Javier, sono nelle steppe di Belèn prima dell'alba. Con le prime luci del giorno inizia l'attività degli uccelli della steppa: ALLODOLE, STRILLOZZI, CAPPELLACCE, UPUPE non tardano a farsi vedere un po' dappertutto. Cercando nella steppa fiorita mi imbatto in 2 OCCHIONI e poi in uno splendido maschio di GALLINA PRATAIOLA in canto.
        Dopo circa un ora riparto per la dehesa di Torrejon el Rubio. Oltre agli onnipresenti NIBBI BRUNI, CICOGNE BIANCHE, GAZZE AZZURRE e GRUCCIONI, cominciano ad arrivare i GRIFONI in perlustrazione, e poi, immenso e basso sulla dehesa, un' AVVOLTOIO MONACO e poco prima di ripartire un'AQUILA IMPERIALE in lontananza nella zona del nido, che vedrò nei giorni a seguire. Ripasso velocemente da Monfrague senza fermarmi ed avvisto, oltre ai GRIFONI, 4 CAPOVACCAI, 1 AVVOLTOIO MONACO, 4 CICOGNE NERE e 2 BIANCONI, tutti in volo.
        La meta è una catena montuosa vicino a Monfrague, la Sierra di Villuercas, uno dei posti migliori per l'avvistamento dell' AQUILA DEL BONELLI ,che però non vedo; sul taccuino annoto solo diverse centinaia di GRIFONI, 2 CAPOVACCAI, 3 AQUILE REALI, 6 BIANCONI, 14 NIBBI BRUNI e 1 FALCO PELLEGRINO. Prima di tornare a El Tenado mi fermo dalle 19 alle 20 nelle steppe di Belèn dove trovo una femmina di OTARDA con 2 pulli e 4 maschi di GALLINA PRATAIOLA, il tutto sorvolato da NIBBI BRUNI, CICOGNE BIANCHE, AIRONI GUARDABUOI e i GRILLAI della vicina città di Trujillo in caccia.

27 maggio
        Solito giro a Belèn all'alba dove trovo 5 maschi di GALLINA PRATAIOLA in canto, di cui uno vicinissimo tanto che non monto nemmeno il cannochiale, quindi si punta la dehesa di Torrejon alla ricerca di uno dei quattro nidi di AQUILA IMPERIALE della zona. Seguendo le indicazioni di Javier, dopo circa 2 chilometri di sterrata abbandoniamo l'auto e in pochi minuti siamo in una valletta ricoperta dai lecci della dehesa, il nido è in bella vista su un traliccio dell'alta tensione a 600-700 metri da noi, occupato da 3 pulli: ci appostiamo sotto un leccio ed attendiamo.
        Nell' attesa vari GRIFONI, NIBBI BRUNI, 2 NIBBI REALI, 1 CICOGNA NERA, e 1 AVVOLTOIO MONACO si fanno vedere in cielo, mentre attorno a noi tra i lecci UPUPE, GAZZE AZZURRE, AVERLE CAPIROSSE, RONDINI ROSSICCE, CAPPELLACCE e CAPPELLACCE DI TEKLA si fanno osservare tranquillamente.
        Finalmente arriva l'adulto di AQUILA IMPERIALE, bellissimo, con un coniglio selvatico che distribuisce ai pulli per poi ripartire in caccia. Dopo circa mezz'ora altro ritorno al nido con preda, questa volta reso più diffocoltoso dall'attacco di un' agressivo giovane di AQUILA DEL BONELLI, splendido nel suo piumaggio rossiccio.
        Alle 13 abbandoniamo la dehesa per visitare le steppe tra Monroy, Santa Marta de Magasca e Aldea del Obispo. La prima sosta è al Rio Almonte, dove in mezzo alla valle volteggiano 3 NIBBI REALI e 4 NIBBI BRUNI; nelle arcate del ponte vi è una folta colonia di RONDINE MONTANA e RONDINE ROSSICCIA. Proseguendo lungo il tragitto avvistiamo ancora 1 NIBBIO REALE, CICOGNE BIANCHE, GRUCCIONI e 1 AVERLA MAGGIOE MERIDIONALE.
        Più avanti ancora verso Aldea del Obispo 2 OTARDE a 50 metri da noi si lasciano osservare immobili prima di involarsi, 2 ALBANELLE MINORI, CICOGNE BIANCHE, NIBBI BRUNI e un maschio di GALLINA PRATAIOLA. Sempre proseguendo nella steppa ancora 1 OCCHIONE, 3 ALBANELLE MINORI, GRIFONI, 1 AQUILA MINORE in fase chiara, 1 AQUILA MINORE in fase rossiccia posata su un cancello ai lati della strada, AVERLE CAPIROSSE, GRUCCIONI e CALANDRE.
        Una visita poi alla bella città di Càceres ci fa apprezzare i tanti nidi di CIGOGNA BIANCA sui palazzi del centro storico e la folta colonia di GRILLAI presente. Ritornando verso Monroy prendiamo la deviazione per Santa Marta de Magasca, e in poco più di un'ora avvistiamo prima 5 poi 1 e poi 3 OTARDE, ma la sera incombe e nonostante la strada prosegua per altri 20 chilometri in mezzo alla steppa, dobbiamo ripartire velocemente per le campagne intorno a Monroy, dove Javier ci ha indicato il luogo per poter vedere una delle perle ornitologiche del luogo: il NIBBIO BIANCO.
        Appena arrivati sul posto ispezioniamo tutti i vari fili elettrici ma avvistiamo solo 1 AVERLA MAGGIORE MERIDIONALE e numerosi GRILLAI, poi su una linea dell'alta tensione vicino ad un traliccio compare lontanissimo un NIBBIO BIANCO. Attendiamo ancora e, dopo pochi minuti, eccone altri 2 di cui uno avvicinabile lungo la carraia, che si mostra a distanza ragionevole per apprezzarne il piumaggio chiaro e gli occhi rossi. E' l'ultima immagine di una giornata veramente densa di avvistamenti.

28 maggio
        E' il giorno della partenza per l' Italia, dopo aver caricato i bagagli ci restano 4 ore che, seguendo sempre le mappe di Javier, dedico all'osservazione dei nidi di rapaci nel parco di Monfrague. Prima tappa al Mirador de Tajadilla; parcheggiata l'auto puntiamo il cannocchiale sulla parete al di là del fiume Tietar, e in mezzo a decine di nidi di GRIFONI ecco il nido del CAPOVACCAIO a circa 200 metri da noi, con l'adulto in cova. Dopo pochi minuti assistiamo al cambio della cova, l'altro adulto è bellissimo con le penne del ventre color arancio, sembra quasi un gipeto! Poco sotto su un pino, un NIBBIO BRUNO sta allevando la sua prole.
        Ripartiamo, e dopo un chilometro nei pressi della diga sul rio Tajo riusciamo anche a vedere il nido del BIANCONE nel punto indicatoci da Javier. Dopo circa un' altro chilometro arriviamo alla Bascula, dove, a circa 1500 metri, sulla chioma di un leccio secolare, ecco l'immenso nido dell' AVVOLTOIO MONACO con un pullo ancora ricoperto dal piumino e l'adulto con le ali aperte per proteggerlo dal sole già alto. Durante la sosta di un'ora ci passano sulla testa un' AQUILA IMPERIALE, 2 CAPOVACCAI, NIBBI BRUNI E BIANCONI.
        Ritorniamo quindi sui nostri passi per Fuente de los Tres Caños, dove lasciamo la macchina e prendiamo il sentiero che scende al fiume Tietar in mezzo alla macchia mediterranea accompagnati da AVERLE CAPIROSSE, OCCHIOCOTTI, RIGOGOLI e MONACHELLE NERE. Dopo 5 minuti di sentiero abbiamo di fronte a noi un nido di CAPOVACCAIO costruito in un ampia cavità su una parete rocciosa a soli 5-6 metri sopra il livello del fiume. Il nido è occupato da un' adulto in cova per nulla disturbato nonostante la nostra vicinanza.
        E' l'ultima immagine che ci regala questa terra veramente straordinaria per il birdwatching, dobbiamo ripartire per Lisbona dove ci attende l'aereo che ci riporterà in Italia, non prima però di avere salutato Javier: senza i suoi consigli il nostro taccuino sarebbe stato sicuramente meno ricco di osservazioni.

 

1